La lombalgia, più comunemente detta mal di schiena, è un disturbo comune che coinvolge i muscoli e le ossa della schiena. Essa colpisce, ad un certo punto della loro vita, circa il 40% delle persone. La lombalgia può essere classificata, per durata, come:
- acuta (dolore di durata inferiore alle 6 settimane)
- sub-cronica (da 6 a 12 settimane)
- cronica (più di 12 settimane)
La chiave di passaggio fra la lombalgia acuta e quella cronica è costituita dai fattori secondari, ossia fattori di persistenza del dolore anche a fronte di una totale guarigione delle strutture rachidee lese. Questi fattori sono sia fisici sia, soprattutto, psichici e sociali. Da qui la definizione di sindrome bio-psico-sociale.
I fattori di rischio fisici sono:
- una pregressa lombalgia
- una lunga durata dei sintomi
- un dolore esteso
- un dolore irradiato agli arti inferiori
- una limitazione della mobilità articolare
- una errata gestione ergonomica e posturale del corpo
- un basso livello di attività fisica
- il sovrappeso
- il fumo
- altri disturbi dell’apparato locomotore.
I fattori di rischio psichici sono:
- lo stress
- la scarsa cura personale
- un’auto-valutazione di scarsa salute
- la depressione.
Nella presentazione comune della lombalgia acuta, il dolore si sviluppa dopo movimenti che comprendono il sollevamento, la torsione o la flessione anteriore del tronco. I sintomi possono iniziare subito dopo tali movimenti o al risveglio della mattina seguente. La descrizione dei sintomi può variare da un dolore in un particolare punto ad uno più diffuso. Esso può o non può peggiorare con certi movimenti, come sollevare una gamba o assumendo particolari posizioni, come sedersi o stare in piedi. Un dolore irradiato lungo le gambe (noto come sciatica) può essere presente. La prima esperienza di lombalgia acuta avviene solitamente tra i 20 e i 40 anni. Questo evento è spesso il primo motivo che spinge una persona adulta a consultare un medico. Episodi ricorrenti si verificano in più della metà delle persone e gli episodi successivi si caratterizzano per essere generalmente più dolorosi rispetto al primo.
Insieme alla lombalgia possono verificarsi altri disturbi. La lombalgia cronica è associata a problemi di sonno, tra cui un tempo maggiore necessario per addormentarsi, disturbi durante il sonno, una minore durata di esso e meno riposo. Inoltre, la maggior parte degli individui con lombalgia cronica mostra sintomi di depressione o di ansia